Su Instagram in cerca di followers… Pochi i centri coinvolti.

20, 30 al giorno… Guarda quanti!

Selfie e tik tok, smartphone anche più di 7 ore consecutive, alcuni non escono più dalle loro stanze, neanche per andare in bagno e alcuni genitori se ne accorgono scoprendo che defecano nella mutande. Si sta abbassando l’età in cui la dipendenza si manifesta ed il Covid ha avuto un impatto decisivo.

Centinaia di famiglie in lista d’attesa con giovani incapaci di concentrarsi, gestire le emozioni, insonni, isolati, frequentemente figli di iperconnessi.

Per la “normalizzazione” servono sedute di psicoterapia e di logopedia, figure di sostegno e mediatori con il mondo esterno, per ricostruire l’identità.

Numerosi i personaggi “fluidi”, senza percezione chiara della differenza tra generi, non possono essere allontanati immediatamente e totalmente, perché avrebbero crisi di astinenza e comunque le tecnologie devono esistere nella loro vita.

Percorsi anche lunghi e costosi coordinati con le scuole, lo sport e lo svago, prima che la dipendenza peggiori, inghiottendo una generazione già sfiancata da anni di restrizioni e solitudine.

(recensione da Viviana Daloiso)

Last modified: 15 Marzo 2022
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